Un diverso tipo di “inferno”

Tranquillità. Natura. Silenzio. Non si tratta di parole solitamente associate all'inferno (in tedesco Hölle). Ma non c'è solo l'inferno caldo e diabolico. C'è anche un “Hölle” completamente diverso. È il luogo in cui mi dirigo quando ho bisogno di una pausa. Per mettere da parte lo stress e la frenesia della vita quotidiana per un paio d'ore. Modalità aereo. Modalità muto. Vorrei portarti un po' più vicino al mio “Hölle” e ispirare anche te a trovare il tuo rifugio.

Non molti sono a conoscenza di questo piccolo gioiello. È facile da trascurare, situato in modo così poco appariscente fra campi e colline. Solamente un piccolo cartello indica una strada sterrata fra i campi coltivati. Ma seguendolo, ci si ritrova presto in un bosco. "Strada per Hölle" indica una scritta sbiadita su un pannello di legno sgretolato. Un lieve brusio giunge dalla valle, vagamente cupa. Si tratta del ruscello Höllbach, che si fa strada nella natura per oltre 600 metri. Quello che nasce come un piccolo ruscello, diventa velocemente una valle, la quale si ramifica formando una serie di venature. Tra enormi rocce granitiche, alberi caduti e radici, si creano innumerevoli cascate e cascatelle. Ci si sente trasportati in una fiaba dei fratelli Grimm in questo scenario, insieme a tutti i suoi particolari.

Non si tratta di enormi e imponenti cascate, come le si conosce sulle Alpi. Non ci sono nemmeno impressionanti catene montuose e cime da ammirare in questa zona. Ma questo è esattamente ciò che rende l'Höllbachtal così affascinante. È un pezzo di natura non raggiunto dalla civilizzazione, che può dispiegarsi in modo completamente libero. È un po’ selvaggio con tutto il fogliame, i rami, le radici, i tronchi degli alberi macerati e le rocce. Solo di tanto in tanto alcuni escursionisti passano attraverso la gola, che è parte di un sentiero circolare. Qui si può rimanere soli e ascoltare la natura che cinguetta, mormora e sussurra. Originariamente volevo venirci solo per fare qualche foto, ma ho continuato a tornarci ancora e ancora. È diventato il mio piccolo rifugio, nel quale mi reco quando la vita di tutti i giorni diventa troppo pesante per me, perché quando sono qui perdo la cognizione del tempo e mi sento connesso con la natura.

Spesso devi solo darti una mossa e lasciare la città. Andartene semplicemente, anche se è lunedì sera dopo il lavoro o l'università. Non sai mai cosa ti aspetta e non lo scoprirai se non ci provi. Molto probabilmente anche nella tua zona c’è un luogo meraviglioso nella natura, che quasi nessuno conosce o frequenta. Fallo diventare il "tuo" luogo. Ti assicuro che non te ne pentirai.